Impianti Gas Medicali
Gli impianti gas medicali sono una parte di vitale importanza della complessa impiantistica esistente all'interno di strutture sanitarie, sistemi di soccorso mobili (ambulanze, eliambulanze, ecc.), ospedali da campo, unità sanitarie provvisorie e similari.
La continuità operativa degli impianti gas medicali è un elemento imprescindibile per garantire il trattamento sicuro ed efficace dei pazienti, in particolare all'interno di aree critiche con pazienti ad alta dipendenza quali sale operatorie e reparti di terapia intensiva.
Gli impianti gas medicali comprendono i seguenti tipi di impianti:
- impianti di distribuzione dei medicali compressi e per vuoto (IDGM)
- impianti di evacuazione dei gas anestetici (SDEGA).
Vantaggi di un impianto di distribuzione di gas medicali centralizzato
È un sistema
sicuro, comodo e conveniente.
- Sicuro, perché elimina i tipici rischi associati alla presenza nei reparti di sorgenti di alimentazione pericolose quali bombole di gas ad alta pressione;
- Comodo, perché i punti di utilizzo sono ad innesto semplice e rapido, posizionati a muro, su pareti attrezzate o altri supporti
- Conveniente, perché la centralizzazione permette di contenere i costi di installazione e di ottimizzare la manutenzione delle centrali di alimentazione e dei generatori.
Inoltre lo SDEGA, oltre a garantire la sicurezza dei pazienti, riduce al minimo l’esposizione degli operatori (quali medici ed infermieri all'interno dei reparti operatori) ai gas ed ai vapori anestetici.
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI MEDICALI COMPRESSI E PER VUOTO (IDGM)
Generalità
Un impianto di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto (IDGM) è un sistema di distribuzione completo, che comprende la centrale di alimentazione, la rete di distribuzione e le unità terminali (ovvero i punti di utilizzo) nei vari reparti dove i gas medicali compressi o il vuoto sono richiesti, oltre ad un sistema di monitoraggio e allarme.
I gas medicali compressi sono gas (o miscele di gas) in pressione destinati ad essere utilizzati con pazienti per scopi anestetici, terapeutici, diagnostici o preventivi. Essi comprendono:
- gas destinati ad essere somministrati al paziente, quali ossigeno medicinale, ossigeno 93%, protossido di azoto medicinale, aria medicinale
- gas non destinati ad essere somministrati al paziente ma utilizzati per altri scopi di trattamento degli stessi, quali aria e azoto per alimentare strumenti chirurgici.
Il vuoto (o aspirazione endocavitaria) consiste nella messa a disposizione di una pressione inferiore a quella atmosferica ed è destinato ad essere utilizzato per l'aspirazione chirurgica di sangue, liquidi e particelle, broncoaspirazione di secrezioni e/o materiale estraneo.
Schema di principio di un IDGM

1. Centrale di alimentazione
È la parte dell'impianto che alimenta la rete di distribuzione e che comprende tutte le sorgenti di alimentazione previste dal progetto. Le sorgenti di alimentazione di un IDGM possono consistere in:
- gas compresso o liquido non criogenico in bombole
- gas liquido in serbatoi criogenici e non criogenici
- compressori d’aria
- miscelatori d’aria
- concentratori di ossigeno
- pompe del vuoto
2. Rete di distribuzione
È la parte dell'impianto che collega la centrale di alimentazione alle unità terminali.
3. Unità terminali
Sono i punti di prelievo ed utilizzo dei gas medicali compressi e del vuoto all'interno della struttura sanitaria.
4. Sistema di monitoraggio e allarme
È la parte dell'impianto che tiene sotto controllo i parametri critici dello stesso. I sistemi di monitoraggio e di allarme comprendono quattro diversi tipi di allarmi e segnali con differenti scopi:
- Allarmi operativi, con lo scopo di notificare al personale tecnico che una o più sorgenti di alimentazione all'interno della centrale di alimentazione non è più utilizzabile e che è richiesto un intervento
- Allarmi operativi di emergenza, che indicano una pressione anomala nella tubazione e potrebbero richiedere un intervento immediato da parte del personale tecnico
- Allarmi clinici di emergenza, che indicano una pressione anomala nella tubazione e potrebbero richiedere un intervento immediato sia da parte del personale tecnico che del personale clinico
- Segnali informativi, che indicano lo stato di normalità dell'impianto.
Componenti tipici
Tipici componenti di un IDGM sono i seguenti:
- sistemi di decompressione, evaporatori, compressori d’aria, pompe del vuoto, sistemi di filtrazione, serbatoi, miscelatori, concentratori di ossigeno
- tubazioni metalliche e non metalliche, riduttori di pressione, valvole di intercettazione
- unità terminali
- sistemi di controllo, monitoraggio e allarme, quali sensori, pannelli indicatori, sistemi PLC e BUS
IMPIANTI DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI (SDEGA)
Generalità
Un impianto di evacuazione dei gas anestetici (SDEGA) è un sistema di distribuzione completo, avente lo scopo di aspirare, convogliare e scaricare all'esterno della struttura sanitaria i gas e i vapori anestetici espirati dal paziente e/o in eccesso, che comprende un generatore che fornisce la pressione negativa per l’aspirazione, un sistema di indicazione, una rete di scarico con le unità terminali dove è richiesta la presenza di aspirazione per l’evacuazione dei gas anestetici.
Schema di principio di un SDEGA
1. Generatore
È la parte dell'impianto che fornisce la pressione negativa che permette l’aspirazione alle unità terminali.
2. Rete di scarico
È la parte dell'impianto che collega il generatore alle unità terminali. Può non essere presente nel caso di generatore alimentato ad aria compressa.
3. Unità terminali
Sono i punti all’interno della struttura sanitaria in cui è resa disponibile la pressione negativa che permette l’aspirazione dei gas e vapori anestetici.
4. Sistema di indicazione
È la parte dell'impianto che permette di indicare all'operatore che il generatore è in funzione.
5. Tubazione di scarico
È la parte dell'impianto che collega il generatore al punto di scarico.
6. Mezzi di regolazione della pressione e della portata
Mezzi che consentono all’impianto di soddisfare i requisiti di pressione e di portata indipendentemente dal numero di unità terminali in uso contemporaneamente. Possono non essere presenti nel caso di un generatore per ogni unità terminale.
7. Punto di scarico
Luogo sicuro in cui vengono convogliati i gas e i vapori anestetici.
8. Alimentazione generatore
Sorgente di energia che consente al generatore di funzionare e di generare la pressione negativa. Può essere elettrica o pneumatica ad aria compressa.
Componenti tipici
Tipici componenti di un SDEGA sono i seguenti:
- generatori per evacuazione gas anestetici quali soffianti ed eiettori con sistema venturi
- sistemi di regolazione della pressione e della portata
- tubazioni metalliche e non metalliche, riduttori di pressione, valvole di intercettazione
- unità terminali
- sistemi di controllo, monitoraggio e allarme, quali sensori, pannelli indicatori, sistemi PLC e BUS, sistemi di indicazione pneumatici
Altri componenti per l’utilizzo con gas medicali, vuoto e gas anestetici
Accessori
Per l’effettivo utilizzo di un impianto gas medicali sono previsti degli accessori non facenti parte dell’impianto ma che sono destinati ad essere utilizzati in combinazione con esso, quali ad esempio:
- innesti per unità terminali
- flussometri per gas medicali
- umidificatori a gorgogliamento
- sistemi di aspirazione, che comprendono regolatori di vuoto, vasi di raccolta, filtri
- maschere, occhiali per la somministrazione di gas medicali
- tubi flessibili per gas medicali
- sorgenti di alimentazione portatili e/o mobili destinate ad essere collegate all’impianto gas medicali, ad esempio per scopi di alimentazione in emergenza dello stesso.
Apparecchiature
Altre apparecchiature per gas medicali sono quelle non facenti parte di un impianto gas medicali e non destinate ad essere utilizzate in combinazione con esso, ma che vengono utilizzate con le stesse finalità e che utilizzano tecnologie comuni, , quali ad esempio:
- riduttori da bombola con flussometro
- riduttori incorporati nella valvola della bombola
- sorgenti di alimentazione portatili e/o mobili non destinate ad essere collegate all’impianto gas medicali né destinate ad essere alimentate da esso.
Unità di alimentazione per uso medico
Un’unità di alimentazione per uso medico è una particolare apparecchiatura destinata a fornire, tra l’altro, gas medicali compressi e/o vuoto e/o evacuazione gas anestetici previo collegamento all’impianto gas medicali.
Tipiche unità di alimentazione per uso medico sono le seguenti:
- travi testaletto
- unità pensili
- aste, colonne, bracci snodati.